I disturbi psicologici rappresentano una sfida importante per la nostra società, sia rispetto al livello di benessere individuale che rispetto ai costi sociali e lavorativi che questi comportano. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2007), la salute mentale è “uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.

La diffusione dei disturbi psicologici

Secondo recenti indagini dell’OMS sono circa 450 milioni le persone che in tutto il mondo soffrono di disturbi psicologici e comportamentali. In Italia, studi recenti hanno mostrato che la prevalenza annuale dei disturbi psicologici nella popolazione generale è dell’8% circa; i disturbi mentali si presentano in tutte le classi d’età, sono associati a difficoltà nelle attività quotidiane, nel lavoro, nei rapporti interpersonali e familiari e alimentano spesso forme di indifferenza, di emarginazione e di esclusione sociale.

Ansia e depressione

I Disturbi d’Ansia e la Depressione colpiscono un’alta percentuale della popolazione. Secondo una recente statistica USA quasi il 50% delle persone soffre di un Disturbo d’Ansia o Depressione almeno una volta nella vita. In Italia circa 5 milioni di persone soffrono di Depressione e 3 milioni di Disturbi d’Ansia (complessivamente, più del 10% della popolazione). Rispetto al trattamento e alla presa in carico di queste problematiche, l’OMS ha parlato di “scandalo della psichiatria”: solo il 40% dei pazienti riceve un’adeguata diagnosi, e di questi meno del 20% viene trattato correttamente. In più, Depressione e Ansia possono essere vissute sia dal paziente sia dalla sua famiglia come una colpa, una vergogna da tenere nascosta; si pensa che dipendano da debolezza caratteriale, mancanza di forza di volontà, o relazioni affettive sbagliate. La scarsa conoscenza dei disturbi psicologici e lo stigma che viene comunemente associato a queste forme di disagio ostacolano una diagnosi precoce e l’accesso a trattamenti rapidi ed efficaci. Il paziente può ricevere una corretta diagnosi dopo mesi o anni dall’esordio del disturbo e sostenerne da solo i costi in termini di sofferenza emotiva, danno alle relazioni interpersonali o alla vita lavorativa.