Rimuginio e ruminazione
Il rimuginio e la ruminazione mentale sono due stili di pensiero considerati ormai da una vasta letteratura scientifica internazionale, il cuore dei disturbi d’ansia e della depressione.
Il rimuginio è concatenazione di pensieri e immagini attivati dall’individuo allo scopo di prevedere o prevenire eventi negativi in condizioni di incertezza e di costruire mentalmente ipotetiche soluzioni.
La ruminazione è uno stile di pensiero ripetitivo, ciclico, negativo, perseverante focalizzato sul proprio malessere emotivo, sui propri problemi finalizzato a comprenderne cause e conseguenze (es: perché succede a me? Perché mi sento così triste? Perché reagisco sempre in questo modo?).
Mentre la ruminazione è focalizzata su eventi passati, il rimuginio identifica i pensieri rivolti al futuro.
In generale rimuginare significa rimanere a ragionare troppo a lungo su pensieri negativi, con il rischio di prolungare e intensificare le emozioni negative oltre il livello necessario.
Le conseguenze sulle emozioni
Le emozioni negative non sono un problema ma una caratteristica utile dell’essere umano, per quanto talvolta spiacevole. Sono destinate a equilibrarsi autonomamente a meno che la persona, spesso senza rendersene conto, non le fomenti rimanendo imprigionato nel vortice del rimuginio.
Questa gabbia è spesso sostenuta dall’idea che rimuginare possa essere utile per comprendere e risolvere problemi, oppure dall’idea che il rimuginio sia fuori dal proprio controllo.
La ricerca
La ricerca di PsicoLogica è volta a esplorare
- il ruolo di rimuginio e ruminazione nel mantenimento della sofferenza psicologica;
- l’interconnessione tra credenze sul rimuginio e la ruminazione nel mantenere attivi questi stili di pensiero controproducenti
- verificare l’efficacia di trattamenti focalizzati sulla modificazione di questi stili di pensiero