disturbo ossessivo compulsivoIl Disturbo Ossessivo Compulsivo

Tecniche tipiche della Terapia Cognitivo Comportamentale hanno mostrato risultati stabili nel tempo nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo, paragonabili all’intervento farmacologico con antidepressivi (Otto et al., 2004, Ougrin 2011). Il disturbo ossessivo – compulsivo è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni.  Le ossessioni sono pensieri, immagini, impulsi vissuti dal soggetto come intrusivi, fastidiosi e privi di senso; esse sono viste come persistenti, incontrollabili, dal contenuto vario (timore essere contaminato, di essere aggressivi) e molto lontano dai propri valori, personalità o morale. La persona vive con disagio la presenza di questi pensieri e cerca di neutralizzarli attraverso comportamenti o azioni mentali, chiamati compulsioni. Le compulsioni sono quindi azioni intenzionali e ripetitive messe in atto allo scopo di alleviare il disagio provocato dalle ossessioni e prevenire un evento temuto.

Le compulsioni  possono diventare debilitanti: il soggetto è spesso costretto per molta parte della giornata a mettere in atto rituali che limitano lo svolgimento delle attività abitudinali, con l’obiettivo di arginare ansia e sensi di colpa.

Le compulsioni non eliminano le ossessioni, che possono aumentare o ripresentarsi nel tempo: la persona può sentirsi sciocca, anormale o trovarsi a consumare nelle compulsioni molte energie che vengono tolte da attività piacevoli. Inoltre, chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo può iniziare a evitare tutte le situazioni che possono essere associate all’emergere delle ossessioni e limitare notevolmente la propria vita sociale o lavorativa. Un altro elemento spesso presente nel Disturbo Ossessivo Compulsivo è costituito dal forte senso di responsabilità verso la propria condotta e da un’esagerata paura rispetto alla possibilità di provare sentimenti di colpa in seguito a un proprio errore o a una propria mancanza.

Le varianti del Disturbo Ossessivo Compulsivo

  • Disturbo ossessivo-compulsivo da contaminazione: ossessioni riguardanti il timore di potersi sporcare o contaminare entrando in contatto con sostanze di vario tipo, con persone o con simboli negativi; la persona si trova costretta a evitare luoghi potenzialmente sporchi o a mettere in atto compulsioni di sterilizzazione o pulizia.
  • Disturbo ossessivo-compulsivo da controllo: ossessioni riguardanti il dubbio di avere o non aver commesso qualcosa o di poter commettere qualcosa che può aver danneggiato sé o gli altri. Le compulsioni riguardano il costante e ripetuto controllo sulle azioni condotte, con lo scopo di assicurarsi di non aver causato gravi incidenti o catastrofi.
  • Disturbo ossessivo-compulsivo da superstizione: ossessioni circa i possibili esiti negativi di eventi simbolici. La persona si sente costretta a compiere peculiari rituali al fine di scongiurare gli esiti negativi associati all’ossessione. La compulsione ha lo scopo di evitare che qualcosa di brutto possa capitare a sé stesso o alla propria famiglia, come previsto dal contenuto del pensiero ossessivo.
  • Disturbo ossessivo-compulsivo da ordine e simmetria: pensieri ripetuti e intrusivi relativi a tutto ciò che è disordinato o asimmetrico, che genera la sgradevole percezione di non sentirsi a posto con sé stessi; in questo caso, le compulsioni riguardano il continuo riordine di oggetti per evitare questa spiacevole sensazione.
  • Disturbo ossessivo-compulsivo da accumulo e accaparramento: ossessione rispetto l’abbandono o il mancato accumulo di oggetti e la relativa compulsione a conservare qualunque oggetto, anche se inutile o privo di significato affettivo.
  • Disturbo ossessivo puro: ossessioni senza compulsioni. Le persone con questo disturbo sono spaventate da pensieri e immagini in cui si vedono compiere gesti sconvenienti o pericolosi (es: aggressioni, bestemmie, comportamenti sessuali, …). In questa condizione le compulsioni sono sostituite da una continua e ripetuta forma di rimuginio e controllo dei propri pensieri.

La Terapia Cognitivo Comportamentale per il Disturbo Ossessivo Compulsivo

Nella Terapia Cognitivo Comportamentale per il Disturbo Ossessivo Compulsivo, il primo obiettivo è quello di riconoscere i pensieri ossessivi, imparare ad etichettarli e prenderne le distanze. Solo dopo aver iniziato a lavorare sulle ossessioni, si passa a ridurre le compulsioni. La persona può essere gradualmente esposta al pensiero ossessivo cercando di contrastare l’impulso di compiere la compulsione: in questo modo è possibile apprendere che l’emozione negativa associata all’ossessione tende a placarsi anche senza opporvi azioni specifiche o rituali. Dopo aver affrontato i sintomi più disturbanti, è necessario esplorare il significato soggettivo delle ossessioni, entrando nel dettaglio dei contenuti specifici. L’obiettivo di questa seconda fase è mantenere stabile il miglioramento ottenuto e ridurre così la vulnerabilità e il rischio di ricaduta. Per fare ciò, la Terapia Cognitivo Comportamentale prevede l’apprendimento di nuove abilità volte a tollerare l’incertezza e il dubbio, attraverso l’esposizione  guidata e graduale  alle situazioni temute.

Per avere maggiori informazioni sul Disturbo Ossessivo Compulsivo o saperne di più su come affrontarlo scrivici a info@modenapsicologica.it o chiama il 389 09 69 657